[INCM]
Facoltà di INGEGNERIA
Ordinamento | INGEGNERIA CIVILE |
Durata | 2 Anni |
Crediti | 120 |
Tipo di Corso | Corso di Laurea Magistrale |
Normativa | D.M. 270/2004 |
Classe di Laurea | LM-23 – Classe delle lauree magistrali in Ingegneria civile |
Tipo di Accesso | Accesso Libero |
Elenco Insegnamenti per Percorso/Curriculum | comune – PDS0-2013 – Ord. 2013 |
Status professionale conferito dal titolo.
i laureati magistrali in Ingegneria Civile potranno inserirsi nel mondo del lavoro come liberi professionisti nel settore dell?ingegneria civile, come dipendenti di elevato livello nelle pubbliche amministrazioni, nelle imprese, nelle società di servizi e nelle industrie operanti nel settore della produzione di materiali e manufatti per l’edilizia. Potranno assumere ruoli di più alto livello tecnico e di maggiore responsabilità rispetto ai laureati triennali. Questi laureati potranno affrontare tematiche progettuali e di controllo avanzate, anche di notevole complessità. I laureati potranno, ancora, occuparsi della gestione e della manutenzione delle opere civili e delle infrastrutture, anche di notevole importanza e complessità.
Caratteristiche prova finale.
Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile si concluderà con un’attività di progettazione, sviluppo o ricerca, svolta in ambito universitario, oppure presso aziende, enti di ricerca o strutture della pubblica amministrazione. La prova finale consiste nella stesura di un elaborato (tesi di laurea) relativo a tale attività e nella sua presentazione e discussione di fronte ad una commissione di Docenti Universitari. Il laureando dovrà dimostrare padronanza dei temi trattati, capacità di operare in modo autonomo, attitudine alla sintesi e capacità di comunicazione.
Per la valutazione la commissione si avvale di una relazione di presentazione di un relatore che raccoglie ed illustra il lavoro svolto in termini di completezza, correttezza ed originalità, valutando anche l’autonomia del candidato nello svolgimento del suo lavoro.
Titolo di studio rilasciato.
Al termine del percorso di studi lo studente consegue il titolo di Laurea Magistrale in Ingegneria civile. Il titolo conseguito appartiene al secondo ciclo della formazione universitaria, ha valore legale, consente la qualificazione di dottore magistrale e la possibilità di effettuare l?esame di stato per l?accesso all?albo A degli ingegneri.
Obiettivi formativi specifici.
Il corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile costituisce il naturale prosieguo della Laurea in Ingegneria Civile e Civile ed Ambientale di I livello dell’Università Telematica eCampus e si raccorda perfettamente con il precedente percorso formativo. Il corso magistrale si pone lo scopo di formare professionisti ad elevato livello professionale che siano in grado di ideare, progettare e realizzare autonomamente strutture , infrastrutture e processi di ricerca e sviluppo di alta complessità.
Il biennio Magistrale è organizzato in modo che il percorso formativo consenta di mettere a frutto le variegate competenze presenti nella Facoltà di Ingegneria per creare figure professionali molto ben connotate e di grande interesse per il settore civile e ambientale. L’ordinamento è organizzato con una importante formazione di base che ha il ruolo di integrare ed approfondire la precedente preparazione degli allievi e di allargare le loro conoscenze con corsi a carattere interdisciplinare.
I laureati nei corsi di laurea magistrale di Ingegneria Civile ed Ambientale dovranno pertanto:
– conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici della matematica e delle altre scienze di base ed essere capaci di utilizzare tale conoscenza per interpretare e descrivere i problemi dell’ingegneria complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
– conoscere approfonditamente gli aspetti teorico-scientifici dell’ingegneria, sia in generale, sia in modo approfondito relativamente a quelli dell’ingegneria civile, nella quale saranno capaci di identificare, formulare e risolvere, anche in modo innovativo, problemi complessi o che richiedono un approccio interdisciplinare;
– ideare, pianificare, progettare e gestire sistemi costruttivi, processi e servizi complessi ed eventualmente innovativi;
– progettare e gestire esperimenti di elevata complessità;
– essere dotati di conoscenze di contesto e di capacità trasversali;
– avere conoscenze nel campo dell’organizzazione aziendale (cultura d’impresa) e dell’etica professionale;
– essere in grado di utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, almeno una lingua dell’Unione Europea oltre l’italiano, con riferimento soprattutto ai lessici disciplinari.
L’ordinamento successivamente si articola in un’ampia offerta didattica all’interno della quale si delinea una ben precisa figura professionale che a conclusione del percorso formativo ha le caratteristiche di progettista di alto livello nel macro settore dell’ingegneria civile.
A completamento del percorso formativo descritto la preparazione degli allievi viene completata mediante un tirocinio presso studi di progettazione, imprese di costruzioni, enti pubblici ed un impegnativo lavoro di tesi, durante il quale l’allievo Ingegnere Magistrale, sotto la guida di un docente, deve realizzare un progetto oppure condurre uno studio su argomenti di frontiera dell’ingegneria civile, svolgendo attività di modellazione teorica o numerica ed attività sperimentali in laboratorio. La formazione di base ed interdisciplinare conseguita dall’allievo al termine del suo percorso di studi gli consentirà di inserirsi in qualsiasi ambito professionale nella vasta area dell’ingegneria civile e di avere la preparazione necessaria per affrontare, eventualmente, i corsi di terzo livello del dottorato di ricerca.
Descrittori di Dublino: I – Conoscenza e capacità di comprensione
AREA DELL’INGEGNERIA STRUTTURALE: I laureati magistrali avranno acquisito una conoscenza approfondita delle scienze applicate e delle tecnologie dei processi produttivi delle opere civili ed una elevata capacità di modellare il comportamento meccanico dei materiali, delle strutture, dei terreni, delle infrastrutture e dei sistemi geotecnici, idraulici e impiantistici. In dettaglio, le competenze che riguardano l?area dell?ingegneria strutturale si riferiscono alla progettazione delle strutture in cemento armato e cemento armato precompresso, acciaio, muratura e legno ed alla valutazione degli effetti derivanti dalle azioni sismiche.
L?apprendimento sarà accertato attraverso esami scritti e orali, con una verifica della conoscenza dei concetti teorici e della capacità di aggregarli in maniera logica e sistematica, tenendo conto della valenza applicativa degli insegnamenti.
AREA DELL’INGEGNERIA GEOTECNICA:
I laureati magistrali devono aver acquisito una conoscenza approfondita delle scienze applicate e delle tecnologie dei processi produttivi delle opere civili e ambientali ed una capacità di modellare il comportamento meccanico dei materiali, delle strutture, dei terreni, delle infrastrutture e dei sistemi geotecnici, idraulici e impiantistici. In dettaglio, le competenze che riguardano l?area dell?ingegneria geotecnica verranno acquisite con l?approfondimento delle questioni legate alla progettazione delle fondazioni superficiali e profonde e delle opere di sostegno.
AREA DELL’INGEGNERIA IDRAULICA: I laureati magistrali devono aver acquisito una conoscenza approfondita delle scienze applicate e delle tecnologie dei processi produttivi delle opere civili e ambientali ed una capacità di modellare il comportamento meccanico dei materiali, delle strutture, dei terreni, delle infrastrutture e dei sistemi geotecnici, idraulici e impiantistici. In dettaglio, le competenze relative all?area dell?ingegneria idraulica riguardano tematiche inerenti i fenomeni idrologici, anche in relazione alla valutazione dei rischi ed alla tutela delle risorse idriche. tali tematiche verranno sviluppate fino agli aspetti progettuali di opere idrauliche e marittime.
AREA DELLE COSTRUZIONI STRADALI E DEI SISTEMI DI TRASPORTO: I laureati magistrali devono aver acquisito una conoscenza approfondita delle scienze applicate e delle tecnologie dei processi produttivi delle opere civili e ambientali ed una capacità di modellare il comportamento meccanico dei materiali, delle strutture, dei terreni, delle infrastrutture e dei sistemi geotecnici, idraulici e impiantistici. In dettaglio, le competenze che riguardano l?area delle costruzioni stradali, verranno acquisite attraverso insegnamenti nei quali vengono analizzate le metodologie di progetto e di controllo delle opere inerenti le infrastrutture civili dedicate ai mezzi di trasporto, oltre a tutti i temi inerenti i sistemi complessi di gestioni dei trasporti in genere.
II – Capacità di applicare conoscenza e comprensione
Il laureato magistrale in Ingegneria Civile al termine del percorso formativo avrà conseguito la capacità di comprensione e l?abilità che gli consentono di identificare, descrivere, interpretare, formulare e risolvere i problemi complessi dell’ingegneria civile, anche relativi a tematiche nuove o non consuete, utilizzando metodi, tecniche e strumenti aggiornati e innovativi, riconoscendo l’importanza di vincoli e implicazioni non solo di carattere tecnico ma anche di carattere ambientale ed economico.
Il laureato magistrale avrà sviluppato la capacità di apprendimento necessaria per un aggiornamento continuo delle proprie conoscenze e maturato la capacità critica di seguire l’evoluzione tecnica e normativa del settore civile. Questa capacità gli consentirà di affrontare in modo efficace le problematiche lavorative connesse con l’innovazione tecnologica. Avrà anche acquisito abilità nel risolvere problemi relativi a tematiche nuove o non familiari, inserite in contesti più ampi (o interdisciplinari) e consapevolezza nella gestione dei progetti e delle attività decisionali, di problematiche quali la gestione del rischio.
Il Corso di Laurea Magistrale in Ingegneria Civile fornisce agli allievi metodi e strumenti utilizzabili con un alto grado di autonomia. Tale caratteristica è fondamentale per la successiva formazione continua, che presume disponibilità all’aggiornamento delle proprie conoscenze, interazione col mondo delle scienze applicate, capacità di controllare e verificare le fonti documentarie e capacità di spiegare e documentare le proprie scelte.
Il laureato magistrale in Ingegneria Civile dovrà conoscere i più avanzati criteri progettuali, inquadrandoli in contesti molto ampi, che includano, oltre alle problematiche tecniche e scientifiche, anche le questioni legate alla sicurezza, all’interazione con l’uomo, all’economia, ed all’impatto ambientale e sociale. A tale scopo, i programmi degli insegnamenti più avanzati del percorso di studi prevedono la presentazione di argomenti e problematiche legate agli sviluppi e alle esigenze più recenti del mercato e della ricerca internazionali, nonché l’integrazione tra le varie discipline.
Lo studente acquisirà le conoscenze predette attraverso la frequenza ai corsi teorici online, lo svolgimento di esercitazioni applicative, lo studio del materiale didattico indicato o fornito dai docenti, il confronto e il dialogo con i docenti stessi. Le verifiche dell’effettiva comprensione delle materie e della capacità di risoluzione di problemi specifici sarà effettuata attraverso esercitazioni, prove in itinere, esami di profitto scritti e orali.
III – Autonomia di giudizio
Le capacità e le competenze acquisite durante Corso di Studio Magistrale di Ingegneria Civile consentono ai laureati di fare scelte autonome e consapevoli nella propria attività professionale, valutando correttamente l’efficacia, l’efficienza e l’opportunità di ogni possibile scelta progettuale, stimandone i costi economici ed i rischi per la sicurezza e verificandone il rispetto delle normative. Le competenze acquisite nell’intero percorso didattico di cinque anni conferiscono agli ingegneri magistrali notevole capacità di scelta delle soluzioni progettuali più idonee in termini di tecnologie, materiali, metodi costruttivi e consentono la ragionata selezione tra metodi e procedimenti di analisi alternativi nei problemi di progettazione, di gestione, di manutenzione e di valutazione della sicurezza delle opere dell’ingegneria civile. Queste competenze consentono anche di condurre attività di studio e di ricerca nei settori tipici dell’ingegneria civile. La maturità tecnica raggiunta consente loro, infine, di valutare criticamente anche le eventuali implicazioni ambientali, sociali, sanitarie, economiche e quelle legate alla sicurezza. Le capacità di giudizio autonomo, maturate durante tutto l’arco degli studi nei singoli insegnamenti, trovano un momento di consolidamento e verifica nello svolgimento di un tirocinio (presso aziende o enti di ricerca pubblici e privati) e nella preparazione di una tesi. Sotto la guida di un tutor accademico, eventualmente affiancato da un tutor aziendale, lo studente affronta in modo approfondito un problema complesso al fine di proporre possibili soluzioni, selezionare ed implementare il metodo più efficace per risolvere il problema, dimostrando di aver acquisito capacità autonome in ambito progettuale e di impiego di strumenti e metodi avanzati.
IV – Abilità comunicative
Per gli ingegneri magistrali le capacità comunicative sono fondamentali sia per poter operare agevolmente e con efficacia, anche con ruoli di responsabilità, in gruppi di progettazione dei quali facciano parte anche tecnici con diverse competenze e campi di specializzazione, sia nelle relazioni tecnico commerciali e nelle eventuali attività di formazione di tecnici ed operai. Inoltre, si deve considerare che sempre più spesso gli ingegneri, specialmente se di livello magistrale, hanno la necessità di intrattenere relazioni internazionali. Essi devono quindi raggiungere, al termine del loro percorso formativo, la capacità di esprimere e sostenere le proprie idee in un contesto tecnico, di presentare i risultati del proprio lavoro in modo facilmente comprensibile, di essere efficaci e convincenti nelle relazioni tecnico commerciali e di saper comunicare con il personale tecnico in modo semplice ed efficace. Pur essendo le capacità comunicative, in buona parte, doti innate, gli allievi ingegneri hanno modo di sviluppare, durante il percorso formativo della laurea magistrale, le proprie capacità comunicative, anche in una lingua diversa dall’italiano, sia nelle esercitazioni di gruppo, dove devono spiegare e sostenere le proprie idee ai colleghi ed al docente guida, sia nei colloqui con i docenti ed in occasione degli esami di profitto, sia nello svolgimento del tirocinio e degli eventuali stage presso aziende e sia in occasione della tesi di laurea. Accade spesso, infatti, che la tesi sia condotta in collaborazione con tecnici di enti od aziende e che, quindi, il laureando si trovi a partecipare a riunioni tecniche durante le quali egli debba presentare ad un pubblico variegato i risultati del proprio lavoro.
V – Capacità di apprendimento
Il Corso di Studio Magistrale in Ingegneria Civile consente agli allievi l’acquisizione di notevoli capacità di apprendimento, sia per l’eventuale prosecuzione degli studi con un dottorato di ricerca o con un master di secondo livello, sia per poter affrontare rapidamente le complesse e variegate problematiche connesse con l’innovazione tecnologica e con i continui mutamenti del complesso assetto normativo che regola le opere civili.
Il biennio magistrale, così come è organizzato presso l’Università telematica eCampus, comprende numerosi corsi a carattere fortemente formativo, dove gli aspetti teorici sono trattati in modo approfondito, oltre a quelli specialistici e professionalizzanti. Questa scelta vuole dare agli allievi una solida impostazione culturale, oltre che tecnica, che consenta loro di sviluppare ulteriormente le proprie capacità di apprendimento, preparandoli all’eventuale prosieguo degli studi, dando loro la capacità di adattarsi facilmente all’evoluzione scientifica e tecnologica del settore delle costruzioni civili.
La tesi di laurea è un momento importante per verificare e sviluppare le capacità di apprendimento degli allievi ingegneri; in effetti la tesi richiede di approfondire le conoscenze sullo stato dell’arte nel settore di interesse e di procedere con lo studio in modo autonomo ben oltre le conoscenze che sono state trattate nei corsi di studio.
Gli insegnamenti della laurea magistrale utilizzano metodologie didattiche quali l’analisi e risoluzione di problemi differenti e complessi, l’integrazione delle varie discipline e la discussione in gruppo; tali metodologie favoriscono l’acquisizione di competenze inerenti l’apprendimento e l’adattamento. L’impostazione di rigore metodologico degli insegnamenti deve portare lo studente a sviluppare un ragionamento logico che, a seguito di precise ipotesi, porti alla conseguente dimostrazione di una tesi. Lo studente è, inoltre, sempre spinto a ricercare il materiale per la propria formazione, a trarne una sintesi, a provare le proprie capacità di soluzione dei problemi ed a esporre quanto appreso. Lo svolgimento della tesi di laurea contribuisce in modo determinante ad acquisire e a dimostrare il livello di acquisizione di queste abilità.