La parola chiave del percorso formativo è multilinguismo quale elemento centrale del dialogo interculturale tra i paesi europei, prerequisito delle politiche di occupabilità e mobilità degli studenti e degli insegnanti e più in generale del capitale umano. Dunque, le competenze linguistiche come dimensione chiave della crescita socio-economica europea. Il multilinguismo che, in una società sempre più multietnica, fortemente interessata da fenomeni migratori, diviene elemento essenziale delle politiche di integrazione. Esso va promosso e sostenuto attraverso lo sviluppo di adeguate competenze linguistiche veicolate attraverso strategie e metodiche innovative sostenute da politiche di potenziamento di docenti qualificati per nuovi approcci all’insegnamento e all’apprendimento della lingua straniera.
L’ordinamento didattico è incentrato sulla metodologia CLIL – Content and Language Integrated Learning, ritenuta nel contesto europeo innovativa ed efficace per uno sviluppo qualitativo delle competenze linguistiche. L’articolazione, invece, tiene conto delle indicazioni di cui al Decreto Direttoriale n. 6 del 16 aprile 2012, puntando a trasferire conoscenze e competenze per l’insegnamento in lingua straniera di una disciplina non linguistica, laddove “le aule diventano ambienti multilingue.” Una metodologia, quella CLIL, che attraverso l’apprendimento integrato di lingua e contenuti, attiva e sollecita l’interazione tra allievo ed insegnante affermando la dimensione sociale del processo di apprendimento. Gli studenti, ri-motivati, vengono orientati non solo a sapere la lingua e saper far lingua bensì a fare con la lingua. Un processo, quello CLIL, che capovolgendo il tradizionale “approccio delle regole” nello studio della lingua straniera, attiva una “modalità di l’apprendimento della lingua straniera che è sia lingua di apprendimento che lingua per l’apprendimento e lingua attraverso l’apprendimento.”
In Italia, dal 2010, con i Decreti del Presidente della Repubblica 88 e 89 del 2010, è stato introdotto l’obbligo di insegnare, nella scuola superiore di II grado, una disciplina non linguistica (DNL) in lingua straniera secondo la metodologia CLIL.
Nel corso vengono affrontate le problematiche applicative del metodo e fornite le specifiche soluzioni sviluppatesi negli anni; inoltre, il corso pone un forte accento sulla formazione in ambito linguistico, intesa come strumento di interconnessione culturale e metodologica.